Le imitazioni dirette di una grafia per trasparenza si basano su determinati passaggi obbligatori per la sua effettiva realizzazione:
- Nella prima parte si deve innanzitutto acquisire un campione della grafia che si intende imitare;
- Nella seconda fase il foglio contenente la grafia da imitare verrà appoggiato su un supporto semitrasparente o trasparente illuminato dal retro (come ad esempio il vetro di una finestra opportunamente illuminata);
- Nella terza fase si poggerà il foglio che conterrà successivamente lo scritto falsificato sopra la grafia che si intenderà imitare e dal quale traspariranno forme e tracciati come conseguenza del sottostante supporto trasparente o semitrasparente illuminato dal retro;
- Nella quarta fase il falsario seguirà il filo del tracciato grafico sottostante il nuovo foglio che è posto sopra lo scritto da imitare che a sua volta è sopra il supporto trasparente o semitrasparente illuminato, in questo modo verrà realizzata grazie alla trasparenza del primo tracciato sottostante, una nuova replica della precedente grafia.
- Nelle falsificazione con tale tecnica si riscontrano alcuni indici di falsificazione: pressione quasi “piatta”, lentezza anomala, stacchi e giustapposizioni, ritocchi e adattamenti, rigidità, tremori, eccesso di identità formale.
Tale suddetta tecnica, precedentemente descritta, prevede altresì delle varianti realizzative; infatti il falsario, anziché realizzare direttamente l’imitazione utilizzando la grafia che traspare grazie alla luce posta sotto il supporto trasparente o semitrasparente, potrà prima realizzare, per esempio, un solco cieco sul foglio che conterrà la scrittura artificiosa, attraverso una punta o una penna che non eroga l’inchiostro e successivamente, con una penna funzionante, può tranquillamente ripassare sullo stesso solco cieco per realizzare la grafia artificiosa da utilizzare.
L’altra variante prevede l’impiego di una matita. Il falsario, in sintesi, anziché realizzare direttamente il falso utilizzando la tecnica precedente spiegata, prima realizza un modello con una matita su un foglio, grazie alla luce che illumina lo scritto che si intende riprodurre, successivamente userà il percorso precedentemente effettuato dalla matita per eseguire “l’opera finale” con una penna funzionante ripassando sopra la traccia a matita. Successivamente il falsario si adopererà per cancellare, con l’ausilio di una gomma, le tracce di grafite dopo la realizzazione del documento artificioso.
Le risultanze di tali varianti di imitazione per trasparenza sono simili a quelle esposte precedentemente: pressione poco differenziata, lentezza aritmica, ecc..
(si veda esempio sottostante).